Approfondimenti

sabato 20 aprile 2019

Contro i bambini. Memorie di una brava maestra

R. Santoro (2019), Contro i bambini. Memorie di una brava maestra, Il Saggiatore, Milano


È stato emozionante trovarsi tra le mani i pensieri di una persona che ha affidato al caso la possibilità che le sue ultime riflessioni potessero essere ritrovate da qualcuno, o nessuno - eventualità che avrebbe comunque permesso all’autrice di restare viva perché le sue pagine avrebbero potuto nutrire le termiti o fare da nido a qualche insetto peloso.
È stato emozionante seguire il filo dei pensieri e delle esperienze di una vecchia insegnante che, per caso, ha intrapreso una professione che l’avrebbe coinvolta e travolta per oltre quarant'anni, a cui avrebbe dedicato la vita.
Condividiamo uno dei suoi pensieri, a volte pungenti ma autentici, che problematizzano l’immaginario dell’infanzia e aprono riflessività sulle teorie che, acriticamente e perpetuamente, guidano le pratiche educative e scolastiche.

“Amo i bambini, nonostante il loro carattere irrequieto e tutti i problemi che danno se tornassi indietro sceglierei comunque la strada dell’insegnamento.
[…] Ho sempre provato a mettermi sul piano dei bambini, a comprendere le loro ragioni, a parlare la loro lingua. Ovviamente ho fallito, non per mia incapacità ma in quanto era già in partenza una missione impossibile. La mente di un bambino è una cosa senza forma, malleabile, nei loro pensieri c’è tutto e il contrario di tutto continuamente. È impossibile riuscire a insegnargli qualcosa, cercare di catturare la loro attenzione con gli avverbi e le tabelline è come provare a fermare un fiume in piena con un ramoscello. Forse l’insegnamento in sé è un grande errore, i metodi scolastici fanno acqua da tutte le parti e la rigidità con cui ci si ostina a educare i bambini assomiglia a quella di un militare nell’addestramento dei cani da fiuto. È che continuiamo a pensare a loro come se fossero degli apprendisti adulti, e alla scuola come a un corso di formazione per ottenere l’attestato dei grandi. Dovremmo cambiare tutto, ripensare il sistema dal fondo, ma ormai sono troppo stanca per fare la rivoluzione nel mondo” (pagg. 107-108).

Nessun commento:

Posta un commento