"Lo
spazio è parte costitutiva della relazione educativa e, per esperienza
diretta, so quanto il mutare le posizioni reciproche contribuisca a
cambiare consuetudini e atteggiamenti di bambini, di ragazzi e –
seppure con maggior difficoltà – anche di noi insegnanti.
Per
immaginare questi mutamenti spaziali e simbolici ci vuole uno
sguardo capace di andare oltre le abitudini quotidiane. Ci vuole un
po’ di spirito visionario, che forse potrebbe essere alimentato da un
incontro sul campo di ottiche e professionalità diverse. Scambiarsi
idee tra educatori e architetti potrebbe produrre proposte
interessanti e si potrebbero coinvolgere anche i bambini e i
ragazzi, a patto che siano chiamati a partecipare non solo in modo
formale o retorico.
Ci vuole un grande sforzo per
ripensare i luoghi educativi e dare loro nuova fisionomia.
Un impegno che potrebbe
contribuire a dare concretezza al più generale problema di ripensare
l’educazione".
Qui l'articolo completo di Franco Lorenzoni "Cari architetti, rifateci le scuole!".
E a proposito di scuola e architettura, qualche spunto interessante:
qui, per la
scuola dell’infanzia, e qui, per le scuole dalla primaria in poi.
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