venerdì 29 aprile 2016

Il potere della domand-abilità

“L’istituzione scolastica della nostra epoca è pensata su base istruttiva (Ministero della Pubblica Istruzione) ed è indubitabilmente propedeutica e funzionale all’inserimento dei giovani esseri umani nella società degli adulti, il che in un certo senso parrebbe ovvio e sacrosanto da che mondo è mondo. Ma nel momento in cui si diventa consapevoli del fatto che la nostra attuale “società degli adulti” somiglia in maniera inquietante ad un esercito di dormienti, la faccenda acquista una luce diversa.

E-ducare [...] presuppone una diversa visione dell’essere umano, come individuo irripetibile che porta con sé già dalla nascita un patrimonio originale di doni.

Insegnare la domand-abilità, la capacità di porsi interrogativi, di mettere in discussione l’ovvio, il già noto, diventa allora l’aspetto essenziale. Mentre la risposta mette un punto, la domanda apre un mondo di possibilità e si fa trampolino per la domanda successiva. E’ la domanda, con il suo potere di far traballare le false certezze, che permette all’anima di cercare la sua via e, nel farlo, di entusiasmarsi e finalmente brillare.

Potremmo dunque riassumere in questo modo le “urgenze trasversali” di una scuola che voglia dirsi evolutiva:
  • che i ragazzi vengano almeno parzialmente sollevati da un comprensibile stress che a volte vivono come insopportabile e che sempre più spesso li porta a subire la scuola come una forzatura ed una limitazione della propria vitalità, fisica e psicologica, che ruba spazio alla loro vita ed ai loro interessi, anziché espanderli;
  • che la parola e-ducazione trovi nella scuola uno spazio sempre crescente e venga applicata nella sua autentica accezione, quella di liberare e valorizzare – piuttosto che soffocare o mortificare, come spesso purtroppo avviene – quello che già c’è dentro ad ognuno;
  • che la “ricerca personale” diventi uno stile di vita già a partire dalla fase scolastica (ricercare vs credere);
  • che la scuola inizi ad attivare percorsi di auto-conoscenza, basati sulle tante diverse tecniche oggi rese disponibili da un numero sempre crescente di bravi operatori.
Tutto ciò sottende l’obiettivo ancora più ampio di evolvere verso un’umanità più consapevole e più libera".

Qui l’intera riflessione di Elena Guidi.

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