giovedì 24 novembre 2016

Liberate i bambini

Uno spot pubblicitario ci provoca con un'iperbole che mette a confronto i bambini con i carcerati. Siamo sollecitati dal paradosso a vedere il nostro pensiero fuori da noi stessi e riflettere sul significato che diamo al tempo della ricreazione a scuola e in senso più esteso al tempo libero nell'infanzia.

Ricreazione deriva dal verbo ricreare = latino recreare ristorare fisicamente e moralmente, composto di re- di nuovo e creare creare: propr. vivificare
fonte Vocabolario Etimologico della Lingua Italiana di Ottorino Pianigiani


Qui trovate il progetto "Liberate i bambini" in spagnolo






a seguire la traduzione libera del progetto da parte del redattore


LIBERATE I BAMBINI
Nella società attuale il poco tempo a disposizione dei genitori, la diminuzione di spazi nella natura fruibili vicini e la concomitante diffusione della tecnologia, hanno modificato la quantità di tempo che bambine e bambini trascorrono all'aria aperta in attività di gioco libero.

A fronte della pubblicazione di studi che evidenziavano il poco tempo che 
bambine e bambini trascorrono all'aria aperta, la marca Skip® decise di sviluppare una ricerca intervistando 1.200 tra madri e padri. La ricerca dimostrò che il tempo dedicato al gioco sta diminuendo in maniera drastica. Il risultato più allarmante fu che i bambini passano meno tempo all'aria aperta di un carcerato.

Nonostante gli esperti siano d'accordo nel riconoscere i benefici associati all'uso della tecnologia, il tempo passato di fronte a uno schermo fa sì che i bambini abbiano meno tempo per giocare all'aria aperta. Il 78% dei genitori dichiara inoltre che spesso i figli non giocano se non attraverso dei dispositivi tecnologici.

Unilever per richiamare l'attenzione su questo tema, attraverso il prodotto Skip®, ha creato "Liberate i bambini", un video registrato in una prigione di massima sicurezza a Wabash, Indiana (USA). Il video diretto da Toby Dye, invita a riflettere attraverso dialoghi e interviste con i carcerati sul significato del tempo libero in un carcere.

Nello stesso periodo sir Ken Robinson, esperto di educazione, creatività e sviluppo umano iniziò una collaborazione con Unilever e 
Skip® dando vita al progetto “Sporcarsi va bene”. Il suo obiettivo è promuovere sia l'importanza per i bambini di stare all'aria aperta, sia il gioco come parte imprescindibile delle loro vite. 

Che cos'è il "Giorno delle lezioni all'aria aperta"? 
Il "Giorno delle lezioni all'aria aperta" è un progetto mondiale che ha come obiettivo celebrare e ispirare i giochi all'aria aperta nelle scuole. Nonostante genitori e insegnanti concordino nel dare importanza al tempo passato all'aria aperta, spesso se ne dimenticano facendo passare in secondo piano il gioco a favore del completamento delle richieste quotidiane imposte dai programmi didattici.

Chiunque abbia sperimentato gli effetti di portare i bambini all'aria aperta per imparare e per giocare capisce quanto significativa possa essere questa esperienza. Il gioco è fondamentale per uno sviluppo sano dei piccoli, per questo deve essere parte imprescindibile della loro quotidianità. Imparare all'aria aperta migliora le abilità sociali, migliora la capacità di risolvere problemi, favorisce il lavoro in gruppo, permette di costruire una maggiore consapevolezza verso l'ambiente e fa sì che bambine e bambini siano autonomamente motivati verso l'apprendimento.

Per celebrare l'apprendimento all'aria aperta 1.700 scuole di tutto il mondo 
il 17 giugno 2016 parteciparono al "Giorno delle lezioni all'aria aperta". Circa 270.000 tra bambine e bambini in 23 paesi, fecero esperienza di 814.000 ore di apprendimento all'aria aperta.

Il primo "
Giorno delle lezioni all'aria aperta" fu un tale successo che in più paesi il 6 ottobre 2016 si sta organizzando una nuova giornata. Genitori e insegnanti di tutto il mondo sono stati invitati a uscire con i propri figli, figlie e alunni all'aria aperta, pubblicare foto dell'esperienza, condividere idee e consigli usando gli hashtags #ensuciarseesbueno #aprendiendoalairelibre #eldiadelasclasesalairelibre.

martedì 15 novembre 2016

Una Scuola... senza materie

“Finnish officials want to remove school subjects from the curriculum. There will no longer be any classes in physics, math, literature, history, or geography. Instead of individual subjects, students will study events and phenomena in an interdisciplinary format.
The general idea is that the students ought to choose for themselves which topic or phenomenon they want to study, bearing in mind their ambitions for the future and their capabilities. In this way, no student will have to pass through an entire course on physics or chemistry while all the time thinking to themselves “What do I need to know this for?”

The traditional format of teacher-pupil communication is also going to change. Students will no longer sit behind school desks and wait anxiously to be called upon to answer a question. Instead, they will work together in small groups to discuss problems.”

Qui l'articolo completo.


martedì 1 novembre 2016

L'apprendimento è movimento

“Il movimento va integrato nelle lezioni per renderlo parte dell’apprendimento:
«Il tempo per giocare liberamente costruisce i sistemi di bilanciamento dei ragazzi, ma abbiamo anche bisogno di sottolineare il ruolo importante che il movimento fisico può e deve svolgere all’interno della classe. Impariamo a creare lezioni in cui gli studenti usano i loro corpi per esplorare i concetti matematici e di alfabetizzazione, i loro cervelli saranno più stimolati all’apprendimento».
Incorporare attività di movimento può aiutare gli studenti di tutte le età ad articolare e interiorizzare nuove idee, e questo processo invita anche gli adulti a mettersi in discussione e a riesaminare il loro ruolo di insegnanti e studenti.

Perché la scuola sia un luogo in cui i talenti di giovani siano coltivati piuttosto che estinti, abbiamo bisogno di dare agli studenti la libertà e la responsabilità ad interagire fisicamente con il mondo che li circonda»”.

Qui l’articolo completo.