mercoledì 20 giugno 2018

Tra scuola e politica

Fare una scuola viva è un atto politico straordinario, perché è un esercizio di partecipazione continuo, una esperienza democratica tangibile, una possibilità di trasformazione per ciascuno, adulto o bambino, che vi prende parte.
A ognuno è chiesto continuamente di prendere posizione, di rinnovare l'adesione, di guardare a sè ma essendo capace di cercare il meglio per tutti. E questo costa fatica, è certo.
Quando succede, però, ogni insegnante, ogni genitore, ogni bambino, trova il suo posto, si sente a casa, sa di poter dire e fare, abitando la scuola come luogo che gli appartiene.
E così riconosce il senso del suo impegno quotidiano in un progetto che può davvero cambiare le cose, permettendo a ognuno di dare il meglio che può.
Allora, come ha raccontanto una bambina, succede che "prima eri solo, poi sei un gruppo". E la scuola diventa davvero un posto dove crescere, come singoli e come comunità.