lunedì 13 aprile 2020

Un giornalino di classe ovvero i nostri primi 50 giorni di didattica a distanza

Dopo cinquanta giorni di didattica a distanza, è possibile tracciare un piccolo bilancio di tutto ciò che ognuno di noi ha provato a mettere in campo, insieme ad una valutazione di quello che finora ha funzionato di più e meglio. Una delle frustrazioni più grandi che da subito, dall'inizio di marzo, abbiamo avvertito come team di insegnanti, è stata la mancanza di quella circolarità, di quei ritorni e di quegli scambi tra compagni e maestri che la vera scuola ci aveva consentito fino al 21 febbraio. Se, con fatica, la mancanza di contatti e comunicazioni aveva, seppur in minima parte, trovato un palliativo nelle video-chat e, successivamente, nelle video lezioni, l'esigenza che si manifestava come più impellente era quella di trovare un canale che permettesse a tutti di sapere cosa ciascuno restituiva e quindi pensava, inventava, rifletteva. Di fronte all'invito, ad esempio, di immaginare un finale per una storia, di cui avevamo raccontato solo l' inizio, perché accontentarsi del semplice scambio, seppur preziosissimo, bambino-maestro ?  Come fare in modo che tutti conoscessero quello che gli altri avevano pensato e scritto, così da toccare con mano i mille finali possibili di una storia? È nata in questo modo l' idea del giornalino di classe che documentasse e tenesse traccia dei pensieri dei bambini, rispetto agli stimoli dati durante la settimana. Ne é nato uno strumento che, insieme a narrare ed a custodire ciò che accade, rilancia nelle case i pensieri e le idee, il confronto tra la mia storia e quella degli amici, insieme alla possibilità di riannodare, anche se solo virtualmente, i volti che sorridono dalle mille foto che raccontano le attività quotidiane di ciascuno, i suggerimenti per il tempo libero, la condivisione di invenzioni, ricette ed anche nuove competenze che, nel frattempo, si vanno acquisendo!