venerdì 10 marzo 2017

Spazi edificati edificanti per l'individuo e la collettività

Proponiamo una raccolta di immagini di spazi dedicati all'apprendimento, (e una canzone) per riflettere sulle condizioni necessarie per definire una comunità di apprendimento e indagare su come spazio e cose inducano nei corpi posture e movimenti e nelle menti libertà o conformismo.

A volte si può educare attraverso le parole, sempre si educa attraverso lo spazio e le cose.  

Ci sta a cuore la relazione tra pedagogia e architettura perché come sostiene Claudio Mustacchi (2002) la forma architettonica va compresa come enunciato pedagogico a tutti gli effetti, che contiene e veicola contenuti, accanto a tutte le altre forme discorsive: verbali, corporee, prossemiche ecc.

François Truffaut, I 400 colpi. 1959
Laurent Tirard, Il piccolo Nicolas e i suoi genitori. 2010
Michael Radford, Orwell 1984. 1984
Henri Cartier-Bresson

Edoardo Bennato, In fila per 3 
dall'album I buoni e i cattivi. 1974
Maurizio Cattelan, Charlie don't surf. 1997
Stanley Kubrick, Arancia meccanica. 1972
Bernardo Bertolucci, L'ultimo imperatore. 1987
Raffaello Sanzio, Scuola di Atene. 1509-1511
Federico Fellini, 8½. 1963
Ron Howard, Cocoon. L'energia dell'universo. 1985
Michael Radford, Il postino. 1994


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