La scuola che vogliamo è aperta al mondo, dunque in dialogo con l'esterno nella sua dimensione sia ambientale che sociale.
Qui bambini e ragazzi hanno la possibilità di riconoscersi come parte di quella Natura cui appartengono. Qui la sostenibilità è un valore da praticare, nel rapporto quotidiano con l’ambiente a partire dal quale può nascere il rispetto per il mondo che solo la conoscenza e la familiarità possono dare. Qui, a contatto con un contesto che pone naturalmente questioni, si può sperimentare una didattica che interroga il mondo, nella sua intrinseca interdisciplinarità: l'esperienza in Natura contiene simultaneamente ogni linguaggio e permette di muoversi attraverso ambiti differenti senza strappi, ma in continuità. Qui, ancora, si scopre l'appartenenza ad luogo e ad una comunità, esercitando la propria socialità spontanea, ma anche la propria responsabilità.
Per tutte queste ragioni, la Natura è maestra: il tempo all'esterno, dunque, è uguale, per importanza ma anche per quantità, a quello all'interno della scuola. Uscire non è, cioè, intervallo, pausa, diversivo, ma occasione di esperienza all'ennesima potenza, dove corpo e mente lavorano insieme, dove l'insegnante può fare un passo indietro, dove bambini e ragazzi trovano un contesto naturalmente provocante per le loro intelligenze.
Nessun commento:
Posta un commento